Marco Piva
Marco Piva ha stilato un “eptalogo”, sette parole chiave che riassumono il suo processo progettuale. Sono Hotel, Luce, Mondo, Scena, Materia, Trasparenza, Design. Più che parole chiave, veri e propri macroscenari, che Piva utilizza per dichiarare il suo pensiero. Si scopre un progettista-viaggiatore, attento al progetto dell’accoglienza e utilizzatore delle idee, sensore delle atmosfere del territorio: per Piva progettare un Hotel è indagine, differenziazione, sforzo progettuale.
E proprio sul design un approccio etico e sostenibile, che non significa certo una scelta in ritenuta, ma nuove opportunità di ricerca e di espressione, porta a una chiosa finale che legge egregiamente i nostri tempi: “Queste opportunità sono legate alla capacità di rinnovarsi per innovare, di migliorare le proprie capacità di analisi per proporre nuove sintesi formali e funzionali, di essere più strettamente parte di processi che non si limitino alla produzione di beni di consumo, ma che siano in grado di proporre anche nuovi modi di essere”.