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PIMAR Restart - Kos 2017

PIMAR Restart - Kos 2017

PIMAR - DICAR Poliba
Il progetto di anastilosi della Via Colonnata di Kos in età imperiale
"L'integrazione litica dei monumenti antichi. Dal progetto alla verifica strutturale avanzata"


Programma Workshop PIMAR
  • Modellazione CAD finalizzata alla prototipazione rapida di elementi modanati in pietra. Applicazione pratica per il progetto di restauro e anastilosi della Via Colonnata di Kos in età imperiale. (V. Santoro).
  • Cenni su analisi strutturale e approccio con simulazioni FEM.  Applicazione pratica per il progetto di restauro della Via Colonnata di Cos (L. Del Core).
  • Realizzazione di una maquette in pietra. Simulazione CNC e prototipazione rapida di elementi architettonici modanati in scala 1:10 (tecnici PIMAR).
  • Verifica dei risultati.
  • Realizzazione di una maquette in pietra. Prototipazione rapida di elementi architettonici modanati in scala 1:10 (tecnici PIMAR).
  • La decorazione architettonica. Finitura a mano (esperienza con uno scalpellino).
  • Conclusioni.

 
La Via Colonnata di Kos
 
La città di Kos, fondata per sinecismo nel 366 a.C., si basa sin dalla fondazione su un piano urbano caratterizzato dalla regolarità dell’impianto, impostato su una griglia ortogonale; tra le vie principali della griglia urbana si distingue la grande plateia est-ovest a sud dell’acropoli.
La strada, che nel tratto urbano costituiva il limite meridionale dell’agorà ellenistica occupava circa sedici isolati della griglia urbana, era ampia circa 65 piedi (19,20 m circa) e proseguendo il suo percorso verso ovest, dopo aver attraversato l’intero centro della città, modificava il suo andamento rettilineo per volgere verso sud-ovest, conducendo, fuori delle mura, all’importante santuario suburbano di Asclepio.
Le ampie dimensioni e la localizzazione centrale nella città della strada, che connetteva i maggiori luoghi pubblici, testimoniano l’importanza della plateia ed hanno fatto riconoscere in essa, il suo ruolo ufficiale di via processionale.
La grande plateia interseca ad est dell’agorà un’arteria nord-sud di 31/32 piedi ed una maglia di vie secondarie più strette di circa 15 piedi; la zona occidentale, invece, che presenta una lieve pendenza dalla collina dell’acropoli in direzione ovest, mostra un andamento della maglia viaria con direzione nord-est/sud-ovest, per adattarsi all’orografia del suolo.
Agli inizi del III secolo d.C., in età romana imperiale, nell’ambito di una fase di trasformazione urbana generale consistente in ampliamenti e ristrutturazioni, l’antica plateia ellenistica - tratto urbano della via processionale - venne monumentalizzata in via colonnata, con la costruzione di lunghi portici di ordine corinzio.
La via colonnata, che complessivamente ricopriva una lunghezza di 340 metri in direzione est-ovest, attestandosi fino al limite ovest dell’agorà, era composta da due lunghi portici di ordine corinzio, simmetricamente disposti ai lati della carreggiata, alle spalle dei quali si aprivano una serie di botteghe con funzione commerciale.
La strada, comprensiva di lastricato e marciapiedi, misurava in larghezza circa 10,50 metri, di cui la carreggiata varia tra un’ampiezza minima di 4,20 metri ed una massima di 4,60 metri; ciascun portico, dallo stilobate al muro di spina centrale, era profondo circa 7,6 metri. Gli ambienti retrostanti, rilevabili solo sul lato settentrionale, presentavano profondità variabili, in media di circa 6 metri.
 
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